Il marchio Lego è uno dei più conosciuti in tutto il mondo. Da generazioni e generazioni, i bambini e anche gli adulti impegnano il loro tempo nella costruzione di modellini con i mattoncini della nota azienda danese. I giocattoli della Lego sono la soluzione più valida e apprezzata anche dal mondo scientifico in quanto fonte di stimolo e crescita personale. Sono molte le domande e le curiosità che girano attorno a questo brand e talvolta anche all’utilizzo vero e proprio dei Lego. Per questo abbiamo deciso di stilare una serie di domande e risposte per dissolvere ogni dubbio e approfondire un argomento che sta a cuore a moltissimi collezionisti.
La Lego è un’azienda danese di giocattoli che costruisce mattoncini utili alla progettazione hobbistica di modellini in miniatura. Si tratta di giocattoli semplici in plastica che non ha avuto sin da subito il successo che ha oggi giorno. La storia dei lego è molto particolare e appassionante per coloro che amano il marchio e collezionano da anni i mattoncini. Oggi Lego è un marchio di rilievo ma ai tempi era una semplice falegnameria gestita da Christiansen in Danimarca. L’umile bottega di quest’ultimo un giorno prese fuoco e da allora Christiansen per espandere e sopperire alle mancanze derivanti dall’incidente, decise di fabbricare versioni in miniatura dei progetti che faceva per le case e le costruzioni che gli venivano assegnate. Da qui poi l’idea di produrre giocattoli e di farne un business.
Oggi giorno i Lego sono progettati in tutto il mondo e sono una fonte unica di ispirazione, creatività e divertimento sia per i più piccoli che per gli adulti.
Tutti i set Lego sono creati dai designer e dai progettisti e hanno tutti origine da un unico elemento, un prototipo: il mattoncino. Il mattoncino Lego è creato in fabbrica mattoncino per mattoncino e in una maniera tale da potersi incastrare in maniera perfettamente adeguata ad altri mattoncini . Questa è la caratteristica di base della Lego. I mattoncini hanno una base piatta alla quale eventualmente si aggiungono altri particolari. Le unità che si vanno ad aggiungere decretano la dimensione del mattoncino. Si parte dal primo per dimensione che è l’1×1, a cui segue 2×1 e 2×4. Il mattoncino 2×1 è fra i più forti in quanto ha un potere di assemblaggio notevole e per poter essere separato dagli bisogna utilizzare il separatore.
Il mattoncino modello 2×4 è quattro volte più lungo del mattoncino modello 2×1. In quanto a dimensione occorre sottolineare anche che il Lego Duplo ha una dimensione doppia rispetto ai Lego normali poiché sono destinati ai giocatori più piccoli. I Lego Duplo però possono essere combinati nella costruzione e in un progetto anche ai Lego normali, destinati ai più grandi.
Trattandosi per lo più di un gioco destinato ai bambini, è essenziale di tanto in tanto pulire ed igienizzare i mattoncini Lego. Come prima regola, ricordate di lavarli sempre a temperature elevate poiché garantiscono una maggiore efficienza in fatto di pulizia. La temperatura ideale è di 40°. Oltre questa temperatura sarebbe meglio non andare per evitare che i mattoncini si rovinino. Utilizzare poi un panno ed una spugna soffice ed evitare spugnette abrasive, soprattutto se l’intenzione è quella di mantenere i Lego nel tempo e collezionarli. Per igienizzarli per bene, potete utilizzare un detergente non aggressivo e asciugare poi con asciugacapelli per essere sicuri che ogni parte sia perfettamente asciutta.
Si raccomanda di non utilizzare mai forni a microonde, lavatrice o lavastoviglie per non deteriorare i mattoncini e rischiare incidenti.
Se dovete pulire le parti elettroniche dei Lego, vi consigliamo di non immergerli naturalmente in una bacinella come potete fare per quelli privi di elettricità, ma di utilizzare dei semplici panni di cotone imbevuti di alcol per disinfettare.
L’origine delle componenti Lego sono di origine ecosostenibile e ricavate da una plastica che ha origine dalla canna da zucchero. Questa è una scelta dell’azienda fatta in dall’inizio e che si è sempre mantenuta nel tempo per cui chiunque volesse utilizzare i Lego tenendo a cuore la salvaguardia ambientale, può stare sereno. Così come i materiali dei mattoncini, anche gli imballaggi sono praticamente ecosostenibili. Il 98% di tutto il materiale che esce dalle fabbriche Lego sono a base vegetale. L’azienda collabora per questo obiettivo con il World Wildlife Fund e la canna da zucchero è certificata dal Bonsucro Chain of Custody Standard.
I mattoncini passano alla supervisione di accurati controlli per la sicurezza e la qualità ma la resistenza e la durezza dei materiali non è in alcun modo compromessa. Qualsiasi mattoncino Lego non riporta alcuna differenza con gli altri giocattoli provenienti da altre tipologie di plastica, la base della plastica ha un origine vegetale ma non è biodegradabile. Si tratta di giocattoli duraturi nel tempo e riutilizzabili di generazione in generazione
Se i vostri bambini amano giocare a contatto con l’acqua e vorrebbero coinvolgere anche i mattoncini Lego, non c’è alcun problema o controindicazione. I mattoncini non sono danneggiabili in acqua. Anzi, c’è di più: alcune serie di mattoncini Lego sono progettate appositamente per il gioco in acqua e realizzate in un modo che li rende adatti al galleggiamento. Questi pezzi sono a forma di barche e scafi. Sebbene tuttavia, sappiamo quanto i lego siano idonei ad essere utilizzati come complementi d’arredo, l’azienda sconsiglia l’arredamento all’interno di acquari, in quanto l’azione di altre sostanze come il sale potrebbero a lungo andare danneggiarne la struttura. I Lego fra l’altro sono colorati e per questo potrebbero perdere colore che verrebbe rilasciato nell’acqua danneggiando le forme di vita eventualmente presenti.
Le parti elettroniche di alcune serie di Lego come le luci, i motorini e gli scompartimenti di batteria non potrebbero essere mai compatibili con l’acqua e risulterebbero potenzialmente mortali. Tutte le parti delle serie Lego compatibili con l’acqua come ad esempio i Lego Duplo dopo l’immersione dovrebbero essere accuratamente asciugati per evitare la possibili formazione di funghi e muffe.
La creazione e il sistema che porta alla realizzazione dei mattoncini Lego ha inizio dai cosiddetti granuli. Questi sono blocchi di plastica di vario colore che vengono portati all’interno di camion e trasportati nelle fabbriche Lego presenti su tutta la superficie mondiale. All’interno delle fabbriche alcuni tubi di dimensioni notevolissime inglobano questi granuli depositandoli nei silos. Ogni silos ha una capacità di 33 tonnellate di granuli. Dai silos poi i granuli passano alle macchine che provvedono alla stampaggio.
Nelle macchine che stampano, i granuli vengono surriscaldati ad altissime temperature (circa 250°). Si ottiene quindi una plastica fusa che passa successivamente all’interno degli stampi, che hanno la forma dei classici mattoncini Lego. La pressione che permette lo stampaggio è pari a centinaia di tonnellate. Una volta raffreddati vengono espulsi nell’arco di una dozzina di secondi.
Si tratta di un processo automatico che non prevede l’azione dell’uomo. Ci sono quindi nastri trasportatori e scatole. Tutta la creazione è meccanizzata e robotizzata.
Tutte le decorazioni e i dettagli sono poi parte di un terzo processo che segue la prima fase. I nastri trasportatori portano i mattoncini in un’altra sala dove verranno incise parole, lettere numeri ecc.. Anche in questo caso, le decorazioni sono frutto di un processo realizzato esclusivamente da macchine dall’elevata precisione che applicano una pressione fortissima e di una precisione maniacale.
La fase finale, quella che prevede l’imballaggio è destinata alle cosiddette “scatole” o “cassette”. I pezzi vengono portati alle cassette e un tot numero di pezzi finiscono all’interno di bidoncini. L’unica parte destinata ad un controllo umano è quella della supervisione finale, dove alcuni addetti provvedono a controllare che le macchine non abbiano commesso errori e che all’interno degli imballaggi non siano presenti pezzi fuori serie.
I Lego non sono giochi qualunque. Ci sono al mondo tantissimi appassionati che collezionano i Lego da anni ed anni e che conservano gelosamente i mattoncini di generazioni passate. Naturalmente per poter mantenere a lungo i mattoncini Lego, c’è bisogno di una serie di buone regole comportamentali affinché i mattoncini non si rompano e non scoloriscano. Ci sono delle metodologie appurate proprio dagli amanti dei lego, che l’azienda ha voluto conoscere per verificare ed elargire a tutti gli altri fan Lego.
Per prima cosa, occorre ricordarci di non mescolare i pezzi delle varie serie. Per questo è consigliabile dividere sempre per dimensione, serie e set. Mantenere quindi ogni set sempre conservato distintamente da un altro e dividere per tipo. Per la conservazione ottimale è sufficiente mantenerli sempre asciutti e lontano dalle fonti di calore più importanti come i camini, le stufe e i termosifoni. La luce diretta al sole andrebbe evitata soprattutto d’estate, ma se i lego sono destinati ai bambini, si può fare un’eccezione per qualche volta. L’importante è curarsene successivamente. Il sole tende a far scolorire i mattoncini, ma se l’esposizione è di poche ore ed è rara, questo non accade con così tanta facilità.
Si possono conservare i Lego in base a quanto spazio abbiamo e a quante serie di set abbiamo acquistato. Se abbiamo intenzione di acquistarne di nuovi, possiamo pensare di considerare l’idea di acquistare cassettiere di plastica, buste alimentari, oppure dei contenitori proprio della Lego per una conservazione di set più grande. La Lego fra l’altro ha realizzato anche dei veri e propri espositori per gli amanti più sfegatati che adorano i lego al punto da volerli esporre anche quando non sono assemblati.
Come per tutti gli altri giochi, può capitare, sebbene sia raro, che qualche mattoncino Lego, appaia leggermente scolorito rispetto agli altri. Le tonalità sono differenti in base al tipo di set, ma all’interno di uno stesso set, specialmente se l’intenzione è quella di costruire per creare un complemento d’arredo, i mattoncini leggermente scoloriti possono destare noia. La variazione di colore può capitare ed essere causata nei tempi della divisione in lotti. Alcuni mattoncini di vecchia serie vengono riciclati e possono finire nei silos. Il riciclo è uno degli elementi chiave nella base della progettazione Lego, proprio per evitare lo spreco. Lo scolorimento può anche essere dovuto alla luce, alle variazioni termiche ecc.. In ogni caso l’azienda mette a disposizione un contatto telefonico ed un indirizzo email per garantire l’assistenza post vendita.
La creazione di modellini tutti nostri e la soddisfazione che si prova nel realizzare progetti che abbiamo nella mente, è una sensazione impagabile. Alcune personalità sono più orientate verso questo genere di passione e vogliono affinare sempre di più le proprie tecniche e divenire sempre più bravi al riguardo. Alcuni dei progetti migliori vengono esposti nei negozi LegoLand e in alcuni parchi divertimento.
In questo contesto, ci sono appassionati e gruppi di persone che si dedicano totalmente alla progettazione di nuovi set e lo fanno proprio per mestiere. Si tratta di appassionati che sono riusciti a creare grandi costruzioni talmente apprezzate che hanno riscontrato successi stratosferici. Chiunque può prendere questa strada e sperimentare delle metodiche appositamente messe a puntino per assicurare il proseguimento di questa nuova forma di spettacolo legata alle costruzioni Lego.
Uno dei metodi che gli esperti legano consigliano è quello di creare un progetto su carta e provare costantemente senza arrendersi mai, anche se può sembrare impossibile, prima o poi con la passione si ottiene il modello. In questo modo la creatività è una delle capacità maggiormente messe alla prova, una potenzialità che diventa sempre più grande quanto più ci si impegna nel realizzare la propria passione. Per lo stesso scopo, i maestri della costruzione hanno messo a punto un software di design in 3D che si chiama Lego Digital Designer, abbreviato LDD. Questo software è disponibile per tutti gli appassionati Lego ed offre l’opportunità di pianificare i modelli iniziali di progettazione. E’ gratuito ed ha il solo ed unico scopo di far divertire e stimolare la creatività, una sorta di piano di esercizi per diventare fra i più bravi maestri.
hai acquistato dei mattoncini Lego, e adesso per qualche motivo devi smaltirli. Il consiglio è quello di regalarli ad altri bambini o a qualche associazione di beneficienza. Scuole e asili accettano sempre di buon grado questi doni. La stessa azienda quando si ritrova a dover gestire mattoncini che hanno evidenti difetti di fabbrica, non si limitano a buttarli via, ma tendono sempre a riciclare e a riportare nei silos dopo il riscaldamento. L’azienda lego quando genera dei mattoncini dello stesso colore e dello stesso tipo magari sbagliando nel numero di pezzi o nella forma, se non li ricicla nei silos, poi li dona in beneficenza attraverso la Lego Foundation.
Hai un set lego, ma hai perso qualche pezzo e naturalmente sarebbe un vero spreco acquistare di nuovo il set per completare una costruzione oppure un progetto. Esiste per ovviare a queste problematiche, un servizio messo a disposizione dalla lego che si chiama Pick a Brick and Pieces, dalla quale si possono ordinare dei pezzi singoli mancanti. Si possono effettuare ordini per ottenere questi pezzi a casa propria anche contattando i numeri telefonici. I prezzi di questi mattoncini sono veramente irrisori ma di assoluto valore per i collezionisti e per coloro che amano la Lego. La ricerca la si può effettuare online direttamente sul sito ufficiale oppure in Amazon cercando per categoria, colore, forma e nome di set. Non esiste un limite di pezzi per ogni serie, o meglio: questo limite è del tutto simbolico rispetto a quella che può essere la reale necessità di una persona: si tratta di un acquisto massimo di 999 pezzi di ogni parte.
I Lego hanno una lunga storia alle spalle e moltissimi set creati nell’arco di questo tempo possono somigliarsi nel nome. Se si hanno difficoltà a ricordare nomi o set, è possibile sempre rivolgersi al servizio assistenza e cercare il numero univoco di serie. Ogni set ha infatti un numero di serie che non è mai ripetuto, mai lo è stato e mai lo sarà. Attraverso questo numero, o codice si possono cercare pezzi di vecchi set. Questi codici inizialmente erano a tre cifre ma ad oggi, vista l’enorme vastità dei set creati e realizzati dalla lego, si è giunti a codici di 5-8 cifre. Ogni confezione riporta il numero di serie e il libretto di istruzioni che per altro contiene il codice. Ogni mattoncino originale ha inciso il numero di serie ma per identificarlo va guardato alla luce. Ci sono quindi svariati modi per identificare ciò che ci occorre e se sappiamo qual è il pezzo precedente perché ce lo abbiamo, sarà semplice cercare quello successivo, anche di un modello vecchio.
Ci sono alcuni tipi di set lego costruzioni che non posseggono i libretto di istruzioni, perché molto probabilmente non ne hanno alcun bisogno il tipo di utenti che li utilizzano. Stiamo parlando dei Lego Duplo, la prima tipologia di lego per grado di complessità, destinati quindi ai bambini più piccoli che iniziano ad utilizzare i lego per la prima volta. L’imballaggio, ossia la confezione che contiene i mattoncini del set Duplo illustra una serie di immagini che danno un’indicazione approssimativa di tutte le figure e le costruzioni realizzabili con quel genere di costruzione. La scelta di non inserire il libretto è consapevole poiché non è veramente utile come può esserlo per un set più complesso realizzato e destinato agli adulti. I bambini hanno bisogno di stimolare la creatività e l’immaginazione.